I cactus sono diventati un business molto redditizio. Essendo impianti diversi da quelli che siamo abituati a vedere e avendo prezzi così bassi, i vivaisti non esitano a procurarsi qualche esemplare per ottenere benefici.
Tuttavia, negli ultimi tempi è stato fatto l'impossibile per venderli di più, se possibile: o dipingendoli, incollandoci un fiore con il silicone o addirittura etichettandoli come cactus da interno. Ma, C'è davvero qualche succulenta che è al coperto? La realtà è no. Vediamo perché.
I cactus, come tutte le piante del mondo, sono sul pianeta da molto più tempo degli umani. Di fatto, quando vivevamo nelle caverne, circa 10 anni fa, i cactus avevano iniziato la loro evoluzione 40 milioni di anni fa. Non ha senso dire che ci sono cactus indoor, dal momento che sono tutti originari dell'America e crescono tutti all'aperto, la stragrande maggioranza in pieno sole.
Per questo motivo, quando mettiamo una pianta di cactus in una stanza dove entra poca luce, diventa immediatamente eziolata. Che cos'è l'eziolazione? È il processo mediante il quale gli steli delle piante si assottigliano man mano che crescono verso una fonte di luce più potente di quella che ricevono. Così facendo si indeboliscono, al punto che spesso per cercare di recuperare la pianta bisogna tagliare proprio dalla zona dove ha cominciato a eziolare.
Ma ... Puoi avere cactus in casa? Beh, non sarò io a dire di no. Comunque, è importante che sia posizionato in una zona dove entra molta luce naturale, ad esempio vicino a una finestra, e ruotare il vaso ogni giorno in modo che tutte le parti ricevano la quantità di luce di cui hanno bisogno. Inoltre, l'irrigazione deve essere controllata attentamente, e annaffiare solo quando il terreno è molto asciutto; senza dimenticare la concimazione durante tutta la stagione di crescita.
Tutto sommato, puoi decorare la tua casa - o parte di essa - con queste magnifiche piante grasse. E comunque, se hai dei dubbi, lo sai, non lasciarli nel calamaio 😉.